Aprile 2023
Performance
Profitto del mese 3,34% Drawdown massimo 12,96% Mesi di attività 18
Pubblicazione
01/05/2023
Report completo
I mercati finanziari hanno affrontato una volatilità significativa, alimentata dalla convergenza di fattori macroeconomici tra cui le politiche delle banche centrali, i dati economici chiave, le tensioni geopolitiche e le persistenti interruzioni delle catene di approvvigionamento globali. La Federal Reserve statunitense ha mantenuto un approccio aggressivo per contrastare l'inflazione, che continua a rimanere elevata a causa dei problemi nella supply chain e della forte domanda dei consumatori. Questo ha portato a un ulteriore aumento dei tassi di interesse di 25 punti base, rafforzando ulteriormente il dollaro USA e influenzando i mercati valutari globali. Il dollaro ha registrato un apprezzamento significativo rispetto alle principali valute, sostenuto dalla stretta monetaria della Fed e da una prospettiva economica positiva negli Stati Uniti. Il cambio EUR/USD ha subito pressioni ribassiste, mentre la Banca Centrale Europea ha iniziato a segnalare possibili aumenti dei tassi, pur mantenendo un atteggiamento prudente a causa delle incertezze sulla ripresa economica dell'Eurozona e sulla dinamica dell'inflazione. Le tensioni geopolitiche, in particolare il conflitto tra Russia e Ucraina, hanno continuato a complicare il panorama valutario, aumentando la domanda di asset rifugio come il dollaro USA e causando fluttuazioni nei cambi, tra cui EUR/USD e USD/JPY.
I mercati delle materie prime sono stati fortemente influenzati dalle tensioni geopolitiche, in particolare quelli legati all'energia, come il petrolio greggio e il gas naturale. Il conflitto in Ucraina, una delle principali rotte di transito per le esportazioni energetiche russe verso l'Europa, ha alimentato timori su potenziali interruzioni delle forniture energetiche globali. Di conseguenza, i prezzi del petrolio sono rimasti elevati, con il Brent scambiato intorno agli 85 dollari al barile. Anche i prezzi del gas naturale hanno registrato un'impennata, spinti dalle preoccupazioni sulle forniture europee. L'oro ha mostrato una performance contrastante: inizialmente in rialzo come bene rifugio, ma successivamente sotto pressione a causa del rafforzamento del dollaro e dell'aumento dei tassi di interesse reali. L'argento, influenzato sia dalla domanda monetaria che industriale, ha mostrato volatilità a causa dei persistenti problemi nella supply chain. Nel mercato azionario, l'aumento dei tassi ha pesato sulla redditività aziendale e sulla crescita economica, causando una forte volatilità negli indici, in particolare nello S&P 500. I settori tecnologico e growth sono stati particolarmente colpiti dai costi di finanziamento più elevati, mentre settori come energia e materiali hanno beneficiato dell'incremento dei prezzi delle materie prime, fornendo un supporto parziale agli indici generali. In risposta a queste dinamiche, abbiamo rivisto le allocazioni degli asset nei nostri cinque conti di investimento per massimizzare i rendimenti e gestire efficacemente il rischio: Conto 1: 40% in forex (EUR/USD, GBP/USD, AUD/CAD), 10% in indici (S&P 500 e altri), 10% in materie prime (oro, argento, petrolio) e 40% in mercati diversificati. Conto 2: 10% in forex (EUR/USD, GBP/USD), 50% in indici (con focus su S&P 500 e tecnologia), 30% in materie prime (petrolio e gas naturale), 10% in asset diversificati. Conto 3: 30% in forex (EUR/USD, GBP/USD, AUD/CAD), 30% in indici (S&P 500 e altri), 40% in materie prime (oro, argento, petrolio). Conto 4: 20% in forex (EUR/USD, GBP/USD), 10% in indici (S&P 500 e tecnologia), 70% in materie prime (energia, oro, argento). Conto 5: 30% in forex (EUR/USD, GBP/USD, AUD/CAD), 30% in indici (S&P 500 e altri), 40% in materie prime (oro, argento, petrolio). Le nostre strategie di allocazione dinamica hanno generato un profitto mensile complessivo del 3,34%. Questo risultato è stato trainato da posizioni solide nei principali cambi valutari, significativi guadagni nelle materie prime energetiche e nei metalli preziosi, oltre a performance selettive nei settori energia e materiali. Questo rapporto evidenzia la nostra capacità di navigare in ambienti macroeconomici complessi e dinamici, sfruttando strategie diversificate per ottimizzare i rendimenti e gestire i rischi con efficacia.
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