Gennaio 2023

Performance

Profitto del mese 1,02% Drawdown massimo 10,99% Mesi di attività 15

Pubblicazione

01/02/2023

Report completo

I mercati hanno registrato una significativa volatilità, alimentata da una combinazione di fattori macroeconomici, tra cui le politiche delle banche centrali, dati economici rilevanti, tensioni geopolitiche e le persistenti interruzioni delle catene di approvvigionamento globali. La Federal Reserve statunitense ha proseguito nella sua politica aggressiva per combattere l'inflazione, sostenuta da problemi strutturali della supply chain e da una robusta domanda dei consumatori, aumentando i tassi di interesse di ulteriori 25 punti base. Questa mossa ha ulteriormente rafforzato il dollaro americano, che ha registrato un apprezzamento significativo rispetto alle principali valute, supportato dalla politica restrittiva della Fed e da una solida prospettiva economica degli Stati Uniti. Il cambio EUR/USD è stato sottoposto a pressioni ribassiste, mentre la Banca Centrale Europea ha iniziato a segnalare possibili rialzi dei tassi, rimanendo tuttavia cauta a causa delle incertezze sulla ripresa economica nell'Eurozona e sull'andamento dell'inflazione. Le tensioni geopolitiche, in particolare il conflitto tra Russia e Ucraina, hanno ulteriormente complicato il mercato valutario, aumentando la domanda di beni rifugio come il dollaro e provocando fluttuazioni significative nelle coppie valutarie EUR/USD e USD/JPY.

I mercati delle materie prime sono stati fortemente influenzati da queste dinamiche, con particolare attenzione ai beni energetici come il petrolio greggio e il gas naturale. Il conflitto in Ucraina, un corridoio chiave per le esportazioni energetiche russe verso l'Europa, ha alimentato timori su potenziali interruzioni delle forniture globali, mantenendo i prezzi del petrolio elevati, con il Brent scambiato intorno agli 80 dollari al barile. Parallelamente, i prezzi del gas naturale sono aumentati a causa delle preoccupazioni per le forniture europee. L’oro ha mostrato performance miste: inizialmente favorito come bene rifugio, ma poi penalizzato dal rafforzamento del dollaro e dall’aumento dei tassi di interesse reali. Anche l’argento, influenzato dalla domanda sia monetaria sia industriale, ha mostrato volatilità accentuata, mentre il petrolio ha registrato guadagni significativi, spinto dai timori legati alle forniture energetiche. I mercati azionari hanno evidenziato una forte volatilità, con gli investitori intenti a valutare l’impatto dei tassi di interesse più elevati sulla redditività aziendale e sulla crescita economica. L’indice S&P 500 ha subito fluttuazioni rilevanti, con i settori tecnologico e growth particolarmente colpiti dall’aumento dei costi di finanziamento. Tuttavia, settori come energia e materiali hanno beneficiato dell’incremento dei prezzi delle materie prime, fornendo un parziale sostegno agli indici principali. In risposta a queste condizioni di mercato, abbiamo ricalibrato le allocazioni degli asset nei nostri cinque conti di investimento per ottimizzare i rendimenti e gestire i rischi in modo efficace. Ogni conto è stato diversificato tra forex, indici e materie prime, con particolare attenzione a coppie valutarie chiave come EUR/USD, GBP/USD e AUD/CAD, indici come lo S&P 500 e materie prime energetiche e preziose come petrolio, oro e argento. Le nostre strategie di aggiustamento dinamico hanno generato un profitto complessivo modesto dell’1,02% a gennaio 2023. Questo risultato è stato sostenuto da posizioni solide nei principali cambi valutari, guadagni contenuti nelle materie prime energetiche e nei metalli preziosi, e guadagni selettivi nei settori dell'energia e dei materiali. Questo rapporto evidenzia la nostra capacità di gestire investimenti in contesti macroeconomici complessi e dinamici, sfruttando strategie diversificate per massimizzare i rendimenti e mitigare efficacemente i rischi.

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