Marzo 2023
Performance
Profitto del mese 6,61% Drawdown massimo 12,96% Mesi di attività 17
Pubblicazione
01/04/2023
Report completo
I mercati finanziari hanno attraversato una fase di forte volatilità, determinata dalla convergenza di fattori macroeconomici quali le politiche delle banche centrali, i dati economici chiave, le tensioni geopolitiche e le persistenti interruzioni delle catene di approvvigionamento globali. La Federal Reserve statunitense ha mantenuto una posizione aggressiva per contrastare l'inflazione, ancora elevata a causa dei problemi strutturali nella supply chain e della robusta domanda dei consumatori, aumentando i tassi di interesse di ulteriori 50 punti base. Questo intervento ha rafforzato ulteriormente il dollaro USA, influenzando i mercati valutari globali e portando a un apprezzamento della valuta statunitense rispetto alle principali divise, sostenuto dalla stretta monetaria della Fed e da una prospettiva economica positiva negli Stati Uniti. Il cambio EUR/USD ha subito pressioni ribassiste, nonostante i segnali di possibili rialzi dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, che però resta cauta a causa delle incertezze legate alla ripresa economica nell'Eurozona e alla dinamica dell'inflazione. Le tensioni geopolitiche, in particolare il conflitto tra Russia e Ucraina, hanno ulteriormente complicato il mercato valutario, aumentando la domanda di asset rifugio come il dollaro USA e provocando fluttuazioni in coppie come EUR/USD e USD/JPY.
I mercati delle materie prime sono stati profondamente influenzati dalle tensioni geopolitiche, in particolare quelli legati all'energia, come petrolio e gas naturale. Il conflitto in Ucraina, una delle principali rotte di transito per le esportazioni energetiche russe verso l'Europa, ha alimentato timori su potenziali interruzioni delle forniture globali. Di conseguenza, i prezzi del petrolio sono rimasti elevati, con il Brent scambiato intorno a 85 dollari al barile, mentre i prezzi del gas naturale hanno registrato una forte crescita a causa delle preoccupazioni per le forniture europee. L'oro ha mostrato una performance mista: inizialmente favorito come asset rifugio, ma successivamente sotto pressione a causa del rafforzamento del dollaro e dell'aumento dei tassi di interesse reali. L'argento, influenzato sia dalla domanda monetaria che industriale, ha mostrato una significativa volatilità, aggravata dai persistenti problemi nelle catene di approvvigionamento. I mercati azionari hanno evidenziato un'elevata volatilità, con gli investitori impegnati a valutare l'impatto dei tassi di interesse più alti sulla redditività aziendale e sulla crescita economica. Lo S&P 500 ha registrato fluttuazioni marcate, con i settori tecnologico e growth particolarmente colpiti dall'aumento dei costi di finanziamento. Tuttavia, i settori dell'energia e dei materiali hanno beneficiato dell'incremento dei prezzi delle materie prime, fornendo un supporto parziale agli indici principali. In risposta a queste condizioni di mercato, abbiamo ribilanciato le allocazioni degli asset nei nostri cinque conti di investimento per ottimizzare i rendimenti e gestire efficacemente i rischi: Conto 1: 40% in forex (EUR/USD, GBP/USD, AUD/CAD), 10% in indici (S&P 500 e altri), 10% in materie prime (oro, argento, petrolio) e 40% in mercati diversificati. Conto 2: 10% in forex (EUR/USD, GBP/USD), 50% in indici (S&P 500 e tecnologia), 30% in materie prime (petrolio, gas naturale) e 10% in asset diversificati. Conto 3: 30% in forex (EUR/USD, GBP/USD, AUD/CAD), 30% in indici (S&P 500 e altri), 40% in materie prime (oro, argento, petrolio). Conto 4: 20% in forex (EUR/USD, GBP/USD), 10% in indici (S&P 500 e tecnologia), 70% in materie prime (energia, oro, argento). Conto 5: 30% in forex (EUR/USD, GBP/USD, AUD/CAD), 30% in indici (S&P 500 e altri), 40% in materie prime (oro, argento, petrolio). Le nostre strategie di adattamento dinamico hanno generato un profitto complessivo del 6,61% a marzo 2023. Questo risultato è stato trainato da posizioni solide nei principali cambi valutari, guadagni significativi nelle materie prime energetiche e nei metalli preziosi, oltre a performance selettive nei settori dell'energia e dei materiali. Questo rapporto conferma la nostra capacità di navigare in ambienti macroeconomici complessi e dinamici, sfruttando strategie diversificate per massimizzare i rendimenti e gestire efficacemente i rischi.
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