Novembre 2023
Performance
Profitto del mese 2,74% Drawdown massimo 13,25% Mesi di attività 25
Pubblicazione
01/12/2023
Report completo
Le politiche monetarie restrittive delle principali banche centrali, la pubblicazione di dati economici chiave, le tensioni geopolitiche persistenti e le continue interruzioni delle catene di approvvigionamento globali hanno plasmato il contesto di mercato, richiedendo un’attenta analisi e una gestione strategica degli investimenti. La Federal Reserve statunitense ha mantenuto il suo approccio aggressivo per contrastare l’inflazione, incrementando ulteriormente i tassi di interesse di 25 punti base. Tale decisione ha rafforzato il dollaro americano, che ha registrato un apprezzamento significativo rispetto alle principali valute globali, sostenuto dalle prospettive economiche favorevoli negli Stati Uniti.
In Europa, la Banca Centrale Europea ha adottato un atteggiamento più cauto, segnalando possibili aumenti dei tassi, ma rimanendo attenta alle incertezze legate alla ripresa economica e alla dinamica inflazionistica dell’Eurozona. Questo contrasto nelle politiche monetarie ha esercitato pressioni al ribasso sulla coppia EUR/USD. Sul fronte geopolitico, il conflitto tra Russia e Ucraina ha continuato a influenzare i mercati, aumentando la domanda di asset rifugio come il dollaro statunitense e causando significative fluttuazioni nei mercati valutari, in particolare nelle coppie EUR/USD e USD/JPY. I mercati delle materie prime sono stati altrettanto influenzati dalle tensioni geopolitiche, con particolare impatto sui beni energetici come il petrolio greggio e il gas naturale. Le preoccupazioni relative a potenziali interruzioni nelle forniture energetiche globali, dovute al conflitto in Ucraina, hanno mantenuto i prezzi del petrolio su livelli elevati, con il Brent che ha chiuso il mese intorno agli 87 dollari al barile. Anche i prezzi del gas naturale hanno subito un incremento significativo, alimentato dalle preoccupazioni legate all’approvvigionamento europeo. I metalli preziosi hanno mostrato performance contrastanti: l’oro, inizialmente sostenuto dal suo status di bene rifugio, ha poi subito pressioni al ribasso a causa del rafforzamento del dollaro statunitense e dell’aumento dei tassi di interesse reali, mentre l’argento ha registrato una volatilità accentuata, influenzata dalla domanda sia monetaria che industriale. I mercati azionari, nel frattempo, hanno manifestato un’elevata volatilità, con l’indice S&P 500 che ha mostrato fluttuazioni significative. I settori tecnologici e dei titoli di crescita sono stati particolarmente colpiti dall’aumento dei costi di finanziamento, mentre i settori dell’energia e dei materiali hanno beneficiato dell’incremento dei prezzi delle materie prime, fornendo un supporto parziale agli indici di mercato. In risposta a queste condizioni di mercato, abbiamo implementato aggiustamenti strategici nelle allocazioni patrimoniali attraverso cinque conti di investimento, calibrati per ottimizzare i rendimenti e gestire efficacemente i rischi. Le allocazioni sono state diversificate tra forex, indici e materie prime, con una particolare attenzione ai principali cambi valutari, ai metalli preziosi e ai beni energetici. Nel complesso, queste strategie hanno generato un profitto mensile complessivo del 2,74%, grazie a posizioni solide nelle principali coppie valutarie, guadagni significativi nei beni energetici e nei metalli preziosi, e incrementi selettivi nei settori dell’energia e dei materiali. Questo risultato evidenzia la nostra capacità di navigare in ambienti macroeconomici complessi e di capitalizzare sulle opportunità offerte dalla volatilità dei mercati, mantenendo un focus costante sulla gestione dei rischi e sull’ottimizzazione del rendimento per i nostri copiers.
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