Ottobre 2022

Performance

Profitto del mese 4,02% Drawdown massimo 21,04% Mesi di attività 12

Pubblicazione

01/11/2022

Report completo

In questo scenario complesso, la Federal Reserve statunitense ha mantenuto il suo approccio aggressivo per combattere l’inflazione, aumentando i tassi di interesse di ulteriori 75 punti base. Questo intervento ha rafforzato il dollaro statunitense, che ha registrato un apprezzamento significativo rispetto alle principali valute, sostenuto dalla stretta monetaria della Fed e da una solida prospettiva economica degli Stati Uniti. Il cambio EUR/USD ha subito pressioni ribassiste, mentre la Banca Centrale Europea iniziava a segnalare possibili rialzi dei tassi, pur mantenendo un approccio cauto a causa delle incertezze economiche nell’Eurozona. Parallelamente, il conflitto tra Russia e Ucraina ha continuato a esercitare un impatto considerevole sul mercato forex, aumentando la domanda di asset rifugio come il dollaro e causando fluttuazioni in coppie valutarie chiave, tra cui EUR/USD e USD/JPY.

Anche i mercati delle materie prime hanno subito gli effetti di queste dinamiche, con particolare attenzione ai beni energetici. Il conflitto in Ucraina, essenziale come corridoio per le esportazioni energetiche russe verso l’Europa, ha intensificato le preoccupazioni sulle interruzioni delle forniture globali. Di conseguenza, i prezzi del petrolio sono rimasti elevati, con il Brent scambiato intorno agli 80 dollari al barile, mentre i prezzi del gas naturale hanno visto un'impennata dovuta alle crescenti difficoltà di approvvigionamento in Europa. Nei metalli preziosi, l’oro ha mostrato un comportamento misto: inizialmente favorito come asset rifugio, ma poi messo sotto pressione dal rafforzamento del dollaro e dall'aumento dei rendimenti reali. Anche l’argento ha registrato una volatilità significativa, influenzato sia dalla domanda industriale che da quella monetaria. Il mercato azionario non è stato immune da questa volatilità. L'indice S&P 500 ha evidenziato fluttuazioni rilevanti, con i settori tecnologico e growth particolarmente colpiti dall'aumento dei costi di finanziamento, mentre comparti come energia e materiali hanno tratto vantaggio dall'aumento dei prezzi delle materie prime, fornendo un supporto limitato agli indici complessivi. In questo contesto, abbiamo adottato un approccio proattivo per ottimizzare le allocazioni dei nostri asset nei cinque conti di investimento, mantenendo una diversificazione strategica tra forex, materie prime e indici azionari. Il forex è rimasto una componente chiave, con particolare enfasi su coppie valutarie come EUR/USD, GBP/USD e AUD/CAD, mentre nei mercati delle materie prime ci siamo concentrati su petrolio, oro e argento. Gli indici azionari sono stati selezionati con attenzione, privilegiando esposizioni settoriali resilienti. Nonostante queste misure, il mese si è chiuso con una lieve perdita dello 0,30%. Tale risultato riflette le sfide incontrate nei principali cambi valutari, la volatilità persistente nelle materie prime energetiche e nei metalli preziosi, e una performance mista nei settori dell’energia e dei materiali. Tuttavia, la perdita contenuta evidenzia la solidità del nostro approccio, che si basa su una gestione attiva e su strategie diversificate per mitigare i rischi. Il mese di novembre 2022 ha sottolineato l’importanza di mantenere flessibilità e disciplina in un ambiente macroeconomico e geopolitico in continua evoluzione. Pur affrontando un panorama di mercato complesso, la nostra metodologia ha dimostrato la capacità di adattarsi rapidamente e di identificare opportunità, ponendo solide basi per un recupero nei mesi successivi. Questi risultati confermano la nostra competenza nel gestire investimenti in scenari difficili, sfruttando un mix di strategie mirate e diversificate per preservare il capitale e massimizzare i rendimenti a lungo termine.

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