Settembre 2023
Performance
Profitto del mese 7,41% Drawdown massimo 8,22% Mesi di attività 23
Pubblicazione
01/10/2023
Report completo
La Federal Reserve statunitense ha proseguito con la sua linea monetaria aggressiva, incrementando i tassi di interesse di ulteriori 25 punti base per affrontare un’inflazione ancora elevata, sostenuta da problematiche strutturali nelle catene di approvvigionamento e da una domanda dei consumatori particolarmente robusta. Questo intervento ha ulteriormente rafforzato il dollaro statunitense, che ha registrato un apprezzamento marcato rispetto alle principali valute globali, sostenuto anche dalle prospettive economiche favorevoli negli Stati Uniti. In Europa, la Banca Centrale Europea ha adottato un atteggiamento cauto, segnalando possibili rialzi dei tassi, ma rimanendo prudente a causa delle incertezze legate alla ripresa economica nell'Eurozona e alle dinamiche inflazionistiche. La coppia EUR/USD ha subito pressioni al ribasso, riflettendo il contrasto tra le politiche monetarie statunitensi ed europee. Parallelamente, le tensioni geopolitiche, in particolare il conflitto tra Russia e Ucraina, hanno continuato a esercitare una forte influenza sul mercato valutario, aumentando la domanda di asset rifugio come il dollaro e causando fluttuazioni significative in coppie come EUR/USD e USD/JPY.
Anche i mercati delle materie prime sono stati fortemente influenzati da queste dinamiche. Il petrolio greggio e il gas naturale hanno visto un incremento nei prezzi, alimentato dalle preoccupazioni riguardanti le forniture globali, in particolare in Europa, dove il conflitto ucraino continua a rappresentare una minaccia per le rotte di transito energetico. Il Brent è stato scambiato intorno ai 90 dollari al barile, mentre i prezzi del gas naturale hanno registrato una crescita sostenuta da timori legati alla sicurezza energetica. I metalli preziosi hanno mostrato una performance mista: l’oro, inizialmente favorito come bene rifugio, ha subito pressioni derivanti dal rafforzamento del dollaro e dall’aumento dei tassi di interesse reali, mentre l’argento ha registrato volatilità significativa, influenzato dalla domanda sia industriale che monetaria. I mercati azionari hanno risentito dell’aumento dei tassi di interesse, con l’indice S&P 500 che ha mostrato oscillazioni marcate. I settori tecnologici e dei titoli di crescita sono stati particolarmente penalizzati dall’aumento dei costi di finanziamento, mentre i settori legati all’energia e ai materiali hanno tratto beneficio dai prezzi elevati delle materie prime, fornendo un supporto parziale agli indici più ampi. In risposta a questo contesto, abbiamo implementato una serie di aggiustamenti strategici nelle allocazioni patrimoniali dei nostri cinque conti di investimento. Ogni conto è stato gestito in modo da bilanciare il rischio e ottimizzare i rendimenti, con un focus diversificato su forex, indici e materie prime. La distribuzione delle allocazioni ha privilegiato strumenti come EUR/USD, GBP/USD, e AUD/CAD nei mercati valutari; S&P 500 e indici tecnologici nei mercati azionari; e beni come petrolio, gas naturale, oro e argento nei mercati delle materie prime. Il nostro approccio si è dimostrato efficace, generando un profitto mensile complessivo del 7,41%. Questo risultato è stato sostenuto da posizioni strategiche nei principali cambi valutari, da guadagni significativi nei beni energetici e nei metalli preziosi, e da incrementi selettivi nei settori legati all’energia e ai materiali. La nostra capacità di navigare in un ambiente macroeconomico complesso e di capitalizzare le opportunità offerte dalla volatilità dei mercati sottolinea l’efficacia delle nostre strategie e la solidità del nostro approccio. In un periodo di turbolenze e incertezze, la nostra gestione mirata ha dimostrato come una combinazione di analisi approfondita, diversificazione intelligente e adattabilità possa trasformare sfide complesse in opportunità di crescita tangibile per i nostri clienti.
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